Mozione contro le violenze in Palestina
Il giorno 10 ottobre 2025, un gruppo di geografe e geografi che si è collocato sotto l’appellativo di “Assemblea Geografa” ha inviato al Comitato AGeI una mozione, corredata con oltre 190 firme (di cui più di 100 di soci e socie AGeI) già presentata in una prima e diversa versione al Congresso Geografico di Torino.
Il Comitato ringrazia chi ha lanciato questa iniziativa e per la versione ampiamente rivista della mozione, per essere stata capace di sollecitare la comunità delle geografe e dei geografi italiani su un tema tanto drammaticamente importante e per aver raccolto un così consistente numero di firme.
La mail di accompagnamento chiede che il Comitato direttivo dell’AGeI discuta la mozione, qui di seguito riportata e la stessa viene ampiamente discussa nelle sue parti. I membri del comitato dell’AGeI, pur esprimendo posizioni diverse al proprio interno, tenendo fede al proprio impegno nei confronti della promozione della pace, come già espresso nelle Giornate della Geografia di Trento 2024, e nel proprio lavoro di studiosi e studiose, ritengono che l’associazione non possa rimanere in silenzio di fronte alla tragedia del popolo palestinese.
In quanto espressione di una comunità scientifica impegnata nell’analisi critica dei rapporti tra società, territorio e potere, il Comitato, anche se portatore di punti di vista differenti, ritiene che sia un dovere etico prendere posizione su quanto sta avvenendo in Palestina, denunciando le violazioni del diritto internazionale e sostenendo l’affermazione di un futuro di giustizia e convivenza.
Il Comitato condanna con fermezza i gravissimi crimini di cui – secondo quanto emerso dai pronunciamenti della Corte Penale Internazionale e dalle risoluzioni delle Nazioni Unite – il governo di Israele si è reso responsabile nei confronti della popolazione di Gaza, con l’uccisione di decine di migliaia di civili, le demolizioni degli edifici, la distruzione di siti storici, infrastrutture e istituzioni educative, nonché la devastazione del contesto ecosistemico.
A partire da queste riflessioni, e di fronte al continuo irrompere di violenze e conflitti, il Comitato si sente sollecitato a impegnarsi in misura ancora più coinvolgente e dotarsi di un codice etico, ovvero di un insieme di principi e di regole che ne definiscano i valori fondamentali di rispetto della diversità e dei diritti, di pacifismo e di rifiuto della violenza, e che in tal senso guidino l’agire di chi fa parte dell’AGeI.
Mozione per fermare ogni forma di complicità con il genocidio in corso in Palestina
(inviata al Comitato direttivo AGEI il 10 ottobre 2025)


