L’Associazione dei Geografi Italiani, dove afferiscono gli studiosi di discipline geografiche che a diverso titolo e ruolo operano nelle Università italiane, è stata costituita per far fronte al crescente bisogno di organizzazione della ricerca geografica in relazione alla molteplicità dei processi culturali innestatisi in tempi recenti a scala nazionale e internazionale. Il continuo impegno dell’A.Ge.I. è testimoniato da numerose iniziative culturali, dall’attività dei gruppi di lavoro nell’approfondimento di temi di grande interesse epistemologico, politico, sociale e dagli studi per la conoscenza del territorio.
Riceviamo e inoltriamo – con qualche ora di ritardo – un messaggio di Massimiliano Tabusi, vicepresidente della Società Geografica Italiana:
“quest’anno il premio “Navicella d’oro” (per la difesa dei diritti umani), che si assegna […] durante il Festival della Letteratura di viaggio promosso dalla Società Geografica Italiana, va a Francesca Albanese e Eyal Weizman.
Si tratta di due persone che, con il loro lavoro, realizzano fonti molto importanti per il dibattito pubblico ma anche per l’approfondimento scientifico sul tema della Palestina, e non solo.
Francesca Albanese, Special Rapporteur on the situation of human rights in the Palestinian Territory occupied since 1967, dell’Alto Commissariato dell’ONU per i Diritti Umani, è tra l’altro curatrice di un recente Report (From economy of occupation to economy of genocide, scaricabile qui).
Eyal Weizman è fondatore e direttore di Forensic Architecture, centro che mira a evidenziare l’uso strumentale delle configurazioni spaziali e territoriali (diremmo in geografia) per ottenere specifici scopi, spesso in modo violento. Con le loro parole: “Our mandate is to develop, employ, and disseminate new techniques, methods, and concepts for investigating state and corporate violence. […] The term [Forensic Architecture, n.d.r.] refers to the production and presentation of spatial evidence within legal, political, and cultural contexts, and takes architecture to include not only buildings, but shaped environments at the scale of cities and territories“.
Il Festival, con una decisione importante, anche considerando la complessità dell’organizzazione, ha scelto di far tacere gli eventi previsti per oggi, sabato 4 ottobre, con questa motivazione: “Il Festival della Letteratura di Viaggio sostiene la Manifestazione Nazionale a favore di una Palestina libera e per lo stop del genocidio a Gaza, in programma a Roma il 4 ottobre“.
Sia per la scelta di assegnare i premi, sia per quella di sospendere oggi le attività, Festival e SGI sono oggetto di fortissime e strumentali (a mio avviso) critiche, che non entrano nel merito dei documenti prodotti e nelle quali forse non si sbaglia a intravedere l’auspicio di possibili ritorsioni.
Anche per questo, ma naturalmente pure per il significato dei premi e la caratura di coloro che li ricevono, sarebbe prezioso e importante essere domani in Società Geografica Italiana, alle ore 15. La preiscrizione nel sito (QUI) è gradita – anche questa è una forma di supporto – ma non è obbligatoria. […]”
Segnaliamo, inoltre, che lunedì 6 ottobre 2025, n occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, si terrà una conferenza degli stessi Eyal Weizman e Francesca Albanese, dal titolo “Cartography of a genocide“.
La conferenza si terrà presso l’Aula Libera del Dipartimento di Architettura, Largo Giovan Battista Marzi, 10 – Roma | ex-Mattatoio.



