Comunicazioni

 

 

Lettera aperta ai/alle responsabili dei Gruppi di Lavoro (in qualità di curatrici e curatori di futuri numeri di Geotema)

pubblicata il 4 marzo 2022

Care colleghe, cari colleghi,

con l’elezione del nuovo comitato e della nuova presidente, è cambiata anche la composizione del comitato editoriale di Geotema. Ci siamo messi a lavorare con grande impegno e siamo in dirittura d’arrivo, almeno per i primi numeri in “sala d’attesa”.

Vorremmo però chiedere alle future curatrici e ai futuri curatori di seguire alcune indicazioni, per facilitare il lavoro e per non incappare nelle varie (ma prevedibili) complicazioni e difficoltà, come quelle che hanno causato il ritardo in cui si siamo trovati.

Innanzitutto, essere curatori (o, come si direbbe in inglese, Guest Editors) di un numero speciale di una rivista di Classe A è  qualcosa che fa bella figura nel nostro curriculum, ma che richiede anche impegno – diciamo che la dicitura “a cura di” prevede che ci si prenda davvero cura di ciò  che verrà stampato, sia in termini formali, sia in termini sostanziali.

La questione, in termini formali, si risolve facilmente: rileggete per favore gli articoli e verificate che siano scritti in italiano corretto e che siano rispettate le norme redazionali (per quanto riguarda gli articoli in altre lingue, vi preghiamo di verificare che siano stati redatti, o almeno sottoposti a verifica linguistica, da persone di madre lingua, perché  questo servizio di revisione non può essere attribuito a Geotema e un articolo in un cattivo inglese, o francese, o spagnolo, si blocca … e blocca l’uscita dell’intero fascicolo).

Le questioni sostanziali sono più difficili da dirimere. Dei fascicoli che abbiamo in lavorazione, possiamo dire che includono alcuni articoli di altissima qualità  e altri meno. Nella categoria “altri meno”, collocheremmo gli articoli che offrono poco valore aggiunto al tema trattato, scritti di limitata originalità, quasi sintesi bibliografiche o riprese di precedenti lavori dell’autore; vi sono poi contributi privi di un inquadramento teorico aggiornato, oppure non conformati su una chiara domanda di ricerca, o altri che affrontano casi di studio che ricadono in un ambito linguistico totalmente estraneo all’autore …

Per vari motivi, articoli di questo tipo rischiano di essere fermati nel corso del referaggio, rallentando l’uscita del fascicolo, o addirittura mettendola a rischio … cosa succede infatti se il fascicolo consiste in un numero troppo ridotto di articoli e alcuni di questi vengono bocciati dai referees?

A questo proposito, c’è un terzo punto, molto importante: il numero degli articoli da includere in un singolo fascicolo. Otto è un numero rischioso, per il motivo sopracitato, a meno che chi cura il volume non abbia fatto bene il proprio lavoro di cura, selezionando con attenzione i contenuti proposti (ma le valutazioni dei referees possono comunque differire dalle sue…). D’altro canto, 15/16 è un numero piuttosto elevato, che costringe a limitare molto (forse troppo) il numero di battute a disposizione dei singoli autori, con il rischio che gli articoli non sviluppino in maniera adeguatamente esaustiva i propri argomenti. Un numero superiore al 20 genera mostri… veramente difficili da gestire. Possiamo ipotizzare delle eccezioni, ad esempio un fascicolo sul riordino amministrativo delle Regioni italiane difficilmente potrà avere un numero di articoli inferiore a quello delle Regioni – ma per l’appunto, si tratta di una eccezione. Per il resto, sembra doveroso ricordare che l’AGeI ha sottoscritto un contratto con Pàtron per fascicoli di 120 pagine; equivale a ragionare intorno a un numero di articoli compreso tra 12 e 14, includendovi anche la presentazione del/i curatore/i. Si ricorda inoltre che per i fascicoli monografici gli articoli debbono essere contenuti entro 30.000 battute, spazi inclusi, conteggiandovi anche i tre riassunti e stimando, nell’insieme del fascicolo, lo spazio per eventuali figure.

Quarto punto, come fare la submission… Esiste una “coda”, che va rispettata. Quindi, prima di inviare i materiali, bisogna fare la proposta (mettendosi in contatto con Rosario Sommella), mettersi in lista e quindi aspettare di avere il via libera (questo consente di dare agli autori il tempo di aggiornare il proprio articolo con la bibliografia e i dati pi  recenti possibili, invece di fare sì che il fascicolo, prima di entrare in lavorazione, rimanga bloccato per mesi, sul tavolo della redazione). Insieme agli articoli, si chiede a chi cura il fascicolo di inviare anche una lista di potenziali referees, in numero pari a quello degli articoli (il secondo referee sarà  scelto dal comitato editoriale). Insieme al comitato editoriale, sarà  poi cura del Guest Editor gestire i referaggi, anche negativi.

In questo momento, come ho scritto all’inizio, siamo in ritardo e siamo un po’ ingolfati; il verbo, secondo la Treccani, vuole dire, in versione figurata, due cose insieme “c. fig. Mettersi in impegni gravi o rischiosi e azzardati, da cui è difficile uscire: (cfr. impelagarsi): si è ingolfato in un mare di debiti, in speculazioni sbagliate; più genericam., applicarsi con ardore e impegno, anche eccessivi, a qualche attività, immergersi, tuffarsi: ingolfarsi nella lotta politica; ingolfarsi in avventure amorose; ingolfarsi in una discussione; ingolfarsi nello studio di una scienza arcana, in ricerche astruse; questa settimana è ingolfato di lavoro” – ecco, noi siamo ingolfati in entrambi i sensi: siamo immersi in un impegno grave, da cui è difficile uscire, ma ci stiamo applicando con ardore ed impegno. E ne usciremo, fascicolo dopo fascicolo. Grazie per la collaborazione.

Cari saluti

Elena dell’Agnese, presidente AGeI e, per statuto, direttrice di Geotema

p.s. Del comitato editoriale ora fanno parte, con diverse funzioni, Carlo Pongetti, Tania Rossetto, Carlo Salone, Rosario Sommella e Sergio Zilli. Poi c’è la redazione, di cui è  segretaria responsabile Ginevra Pierucci. E poi ci sono tutti i formidabili referees, senza il cui contributo sarebbe impossibile andare avanti. E infine c’è la casa editrice Patron. Noi ce la metteremo tutta. A “cura” vostra, per favore, metteteci tutta la cura possibile.

 

 

 

Pubblicazione in rete e accesso aperto

aggiornamento al 15 settembre 2019

  

Il Comitato Direttivo dell’AGeI ha da tempo stabilito che la rivista dell’Associazione, «Geotema», a partire dal primo fascicolo dell’annata 2019, sia pubblicata esclusivamente online, salvo un ridottissimo numero di copie su carta – per deposito legale, biblioteche, soci che ne faranno espressa richiesta versando una quota integrativa.

Questa scelta va nella direzione di agevolare l’«accesso aperto» alle pubblicazioni scientifiche e la loro massima circolazione, sempre più convintamente promossi in sede nazionale e internazionale. Soprattutto, offrirà alla rivista e ai suoi autori la possibilità di essere letti (e citati) da un numero molto maggiore di lettori in tutto il mondo, moltiplicando il valore dei contributi e del periodico, già assicurati dalle procedure preventive di selezione e valutazione e dalle analisi anti-plagio.

Nel concreto, l’adozione di riassunti e parole chiave in tre diverse lingue, insieme con un’opportuna indicizzazione alla quale si sta procedendo, renderà più ampiamente reperibili in rete e accessibili i contributi pubblicati in «Geotema», tramite ricerche effettuate in più lingue. Nella stessa direzione va infine la scelta di ampliare il numero di lingue in cui è possibile proporre contributi in pubblicazione, agevolando così anche la collaborazione di colleghi stranieri.

Nell’intento di valorizzare la tradizione e il patrimonio pregresso di «Geotema», anche i fascicoli delle annate precedenti saranno, allo stesso modo, progressivamente messi in rete e indicizzati.

 

 

 

INFORMAZIONI RELATIVE A «GEOTEMA»
Inviate a tutti i soci e pubblicate nella Newsletter del 9 agosto 2018
– aggiornamento al 13 dicembre 2018 –

Secondo quanto stabilito dal Comitato direttivo dell’AGeI, l’organizzazione di «Geotema», rivista dell’Associazione, è in corso di aggiornamento tramite interventi, attuati progressivamente e in via sperimentale, che mirano a potenziare l’impatto del periodico.
Accanto ai fascicoli monografici tradizionali, realizzati dai Gruppi di Lavoro dell’AGeI e curati dai rispettivi coordinatori, «Geotema», come già stabilito da tempo, pubblicherà anche fascicoli di contenuto vario («miscellanei»).
Per questi ultimi si stanno raccogliendo manoscritti, nella previsione di un primo fascicolo verso la metà del 2019.
La pubblicazione degli uni e degli altri fascicoli potrà avvenire: o in forma cartacea tradizionale e insieme in formato digitale con disponibilità in rete; oppure in formato solo digitale con disponibilità in rete (ma possibilità di stampa su richiesta individuale – on demand).
L’Ufficio di Direzione di «Geotema» stabilisce, di volta in volta, la modalità di pubblicazione, secondo le disponibilità e le opportunità, dandone preventiva comunicazione agli interessati.
Rimangono salve l’unicità della testata e dell’ISSN e la collocazione nella «fascia A» dell’ANVUR.
Con questa soluzione si conta di realizzare più obiettivi: aumentare la diffusione dei prodotti editoriali dell’AGeI; contenere i costi di pubblicazione; ridurre i tempi di attesa; aumentare le opportunità di pubblicazione a fronte di una richiesta crescente da parte dei geografi italiani.
Sono allo studio forme e modalità organizzative per consolidare, anche per gli anni a venire, la sostenibilità economica del periodico: si è provveduto a una nuova organizzazione della Redazione, è allo studio una revisione degli accordi con la casa editrice, sarà incentivato il reperimento di fonti esterne di finanziamento. Non si esclude una modesta contribuzione da parte degli autori. Si tratta di una misura che, se necessaria, verrà applicata con equilibrio e gradualità. Ne sono esclusi i testi già pervenuti e accettati. Precisazioni ulteriori verranno comunicate nel prossimo futuro.
Gli autori di testi destinati ai tradizionali fascicoli monografici prodotti in seno ai Gruppi di Lavoro corrisponderanno esclusivamente con i rispettivi coordinatori, e questi esclusivamente con la Direzione di «Geotema».
Gli autori di testi proposti per fascicoli miscellanei corrisponderanno esclusivamente con la Direzione della rivista.
In base a precisi accordi con l’editore Pàtron, in nessun caso è previsto un contatto diretto tra autori o coordinatori e l’editore, ma solo e sempre tramite la Direzione.
Tutte le comunicazioni per la Direzione saranno inviate a direzione.geotema@ageiweb.it
Ogni manoscritto proposto a «Geotema» (sia per i fascicoli monografici sia per quelli miscellanei) continuerà a essere vagliato, in forma anonima, da due revisori che rimangono pure anonimi («doppio cieco»); dei due revisori, nei limiti del possibile, uno è individuato fra studiosi operanti all’estero. A questo scopo, come segnalato nelle Norme redazionali – disponibili su questo stesso sito – è necessario che di ciascun articolo pervenga alla Direzione una copia integrale, completa di tutte le indicazioni; e una copia priva, invece, del nome/i di autore/i e di qualsiasi altra indicazione, nel testo o nelle note o altrove, che consenta di risalire all’identità dall’autore del testo. Questa seconda copia è quella che sarà inviata ai revisori.
Il processo di revisione è curato dalla Direzione di «Geotema», e il risultato delle revisioni è comunicato agli autori dalla Direzione di «Geotema» in forma integrale. In caso di netta discordanza tra i pareri richiesti, l’articolo viene sottoposto a un terzo lettore. La decisione finale sull’accoglimento o meno dell’articolo proposto spetta comunque alla Direzione.
In vista dell’aumento dell’attività di «Geotema», l’elenco dei colleghi, italiani e stranieri, che svolgono funzioni di valutazione degli articoli è stato grandemente ampliato e continuerà a essere incrementato; l’elenco, costantemente aggiornato, è disponibile sul sito online di «Geotema».
Allo stesso modo, le norme editoriali aggiornate, comuni a tutte le pubblicazioni dell’AGeI, sono rese pubbliche sul sito di «Geotema», insieme con altre indicazioni utili agli autori che intendono proporre testi in pubblicazione, e nell’ultima pagina di ciascun fascicolo della rivista.
Tra queste indicazioni, si sottolinea quella relativa alla lunghezza degli articoli.
Per i fascicoli monografici realizzati da Gruppi di Lavoro, il referente primo è il coordinatore del fascicolo, che in accordo con la Direzione stabilirà la dimensione massima dei singoli contributi accolti.
Per i fascicoli miscellanei, in prima applicazione la misura massima è stabilita nell’equivalente di 50.000 caratteri (spazi compresi), incluse figure, tabelle, note, bibliografie.
Si ricorda che in caso di dimensioni superiori, se non sarà attivata la contribuzione da parte degli autori, di cui sopra, è previsto un sovrapprezzo a carico degli autori, secondo il tariffario già concordato in passato con l’editore Pàtron.

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