Montagna. Questione geografica e non solo

Obiettivi del gruppo

La montagna, così come evidenziato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile (Rio +20) svolge un ruolo cruciale nonostante i problemi ricorrenti – marginalità, spopolamento, salvaguardia e recupero, accessibilità, comunicazione conflittuale con la pianura – gli ecosistemi montani sembrano ancora orientati a cercare un corretto equilibrio tra continuità identitaria e rinnovamento ed affrontare così la sfida maggiore: il complesso rapporto con la città. Le montagne italiane, nella loro diversità alpina e appenninica, devono affrontare ancora “insolite” difficoltà dovute soprattutto alla mancata “armonizzazione” e stabilità dei sistemi di governo territoriale. In particolar modo gli Appennini scontano ancora il fatto di essere un luogo gravato oltre misura dal permanere nell’immaginario collettivo di una convinzione duplice, che da una parte li considera lo spazio di loisir, di sfondo a sport estremi invernali e dall’altra territori svantaggiati. Questo rende ancor più importante “rifunzionalizzare” il patrimonio territoriale e urgente che l’Italia “torni a occuparsi della propria colonna vertebrale. Bisogna ripartire dal rapporto Alpi e Appennini per conseguire l’obiettivo del rilancio economico e sociale del Paese, dove il patrimonio ambientale non può essere ridotto più a comprimario, ma va considerato un valore aggiunto e sollecitato attraverso strategie di crescita a divenire opportunità di sviluppo, valorizzandone la specificità ambientale e territoriale.

I piccoli comuni montani sono ormai il baluardo dei territori che devono affrontare le moderne disuguaglianze: generazionale, digitale, di reddito. In questo senso le riflessioni di un gruppo AGEI potrebbe aiutare a risolvere il complesso algoritmo delle dinamiche spaziali per affiancare i governanti e i decisori politici ad assumere le decisioni più adatte al governo del territorio montano per creare le condizioni di produzione di ricchezza. Il gruppo intende per questo far convergere un complesso di conoscenze, competenze abilità e attitudini diverse che s’incrociano e compenetrano, dando vita a molteplici filoni di ricerca collegati al tema montagna.

La montagna è l’archivio, l’esito dell’azione umana, deposito di saperi, e oggi non abitiamo il progetto originario, ma abitiamo un territorio dove la natura rappresenta un soggetto, purtroppo non sempre autonomo, di negoziazione sociale. Le Alpi e gli Appennini costituiscono un bene geografico, inteso come patrimonio di beni culturali, di beni ambientali, di conoscenze legate al progresso tecnologico e scientifico, di “saper fare” diffuso, radicato in specializzazioni produttive, che contribuiscono a definire l’identità di un luogo, manca ancora il sapere agire con azioni che favoriscono la collettività e possano consentire il recupero del senso del luogo. In questa prospettiva la necessità di guardare al territorio montano non solo come dispersione insediativa, ma anche in merito alla trasformazione del paesaggio agrario e della cultura industriale, al leisure landscapes, e ai temi di urban agriculture; l’esigenza di affrontare il tema della ruralità e delle politiche europee relative alle aree interne e alla montagna, del riuso del patrimonio territoriale sia dell’ambiente sia del cultural heritage e di riconsiderare il tema del riabitare non solo dal punto di vista della popolazione, ma anche da quello della diffusione delle nuove tecnologie e del ruolo dell’informazione geografica; e inoltre il rapporto Alpi e Appennini inteso, non solo come Nord Sud, ma come Est e Ovest sono alcune delle direttrici teorico metodologiche che il gruppo intende portare avanti. In quest’ottica i progetti di ricerca che si vogliono avviare si avvarranno di una metodologia di tipo orizzontale volta al dialogo con altre competenze disciplinari.

Principali eventi di interesse del gruppo

Territori spezzati,  24-26 maggio 2018, Siena

Rete Montagna – LA MONTAGNA CHE PRODUCE, 21-22-23 giugno 2018,  Comelico – Venezia

Giornate della Geografia, 13-15 settembre 2018, Padova – occasione per incontrarci come gruppo

Bibliografia di riferimento

In una prima fase in questa sezione si stanno raccogliendo le ultime tre pubblicazioni dei componenti del gruppo, successivamente si procederà a una selezione di bibliografia più ampia.

  1. Ciaschi A., Alpi e Appennini: discorsi di Montagna con Paul Guichonnet. Bollettino della Società Geografica Italiana, vol. X, p. 433-422, Roma, SGI, 2017.
  2. Ciaschi A., Montagna. Questione Geografica e non solo. Seconda edizione ampliata. Vol. Biblioteca 39, p. 1-165, Viterbo, Sette Città, 2016.
  3. Ciaschi A., Lo spirito dei luoghi: una nuova configurazione dei territori montani. In (a cura di): M. Al Kalak, C. Baja Guarienti, Conquistare la montagna. Storia di un’idea. Conquerig mountains. The history of an idea, p. 177-187, Milano-Torino, Pearson Italia – Bruno Mondadori, 2016.

 

  1. Daiprà E., Le fonti geostorico-cartografiche per la risoluzione delle conflittualità liminari: sinergie applicative in Trentino, 2017, Studi e monografie dell’AIC.
  2. Daiprà E., La carta storica come laboratorio interdisciplinare: intersezioni metodologiche, 2017, Officina cartografica (a cura di C. A. Gemignani).
  3.  Daiprà E., Etsch 2000: un progetto per ricostruire l’evoluzione storica della morfologia fluviale dell’Adige negli utlimi 2000 anni, ( Avanzini, Marco; Allegri, Davide; Angelucci, Diego E.; Anesin, Daniela; Bertoldi, Walter; Comiti, Francesco; Dai Prà, Elena; Mastronunzio, Marco; Scorpio, Vittoria; Surian, Nicola; Zen, Simone; Zolezzi, Guido), 2017, Periodico Natura Alpina.

 

  1. De Iulio R., (in press). Le politiche di sviluppo in aree montane in Portogallo. Il Programma d’ Azione Integrata nella Serra de Estrela. In: (a cura di): CIASCHI A, Atti del XXVI International Congress of Rete Montagna “Mountains after extreme events: decline or new development paths?” (L’Aquila, May, 26th-28th 2016).
  2. De Iulio R., (in press) Il collegamento tra Tirreno e Adriatico. Prospettive di sviluppo di un’area interna appenninica del Mezzogiorno: il Sannio in Atti del XXXII Congresso Geografico Italiano “ L’apporto della geografia tra rivoluzioni e riforme” (Roma, 7-10 giugno 2017).
  3. De Iulio R., Sileoni M.L.,  (2014). Tra montagna e pianura: un itinerario storico geografico nell’area termale di Viterbo. In: (a cura di): CARBONE L , CIASCHI A, “La montagna oggi: dalla dimora di Dio a laboratorio di saperi”. p. 79-114, VITERBO:Sette Città.

 

  1. Fuschi M. (in coll.), La montagna abruzzese: da icona dell’abbandono a immagine del recupero e della valorizzazione, in PERSI P., Territori contesi. Campi del sapere, identità locali, istituzioni, progettualità paesaggistica, Atti IV Convegno Internazionale Beni Culturali, Pollenza 11-13 luglio 2008, Ciocca Grafiche, 2009, pp. 408-414 .
  2. Fuschi M. (in coll.), The Network of Cattle Tracks in Abruzzo: Historical Heritage, Cultural Restoration and Development of the Territory, in Aa.Vv., Society, Integration, Education. Utopias and dystopias in landscape and cultural mosaic. Vision Values Vulnerability, Proceedings of the International Scientific Conference (June 27-28, 2013), Vol. VI, Publisher Rezekne Higher Educ Inst-Rezeknes Augstskola, Rezekne, SL-4600, Latvia, 2013, pp. 203-213 (ISSN 1691-5887).
  3. Fuschi M. (in coll.), The Mediterranean Mountain: the other development dimension. The case of the Abruzzo Region, in Efe R. e Ozturk M. (Eds.), Tourism, Environment and Ecology in the Mediterranean Region, Cambridge Scholars Publishing, 2014, pp. 129-152.
  1. Vincenti G., The Cohesion between urban context and internal areas in the perspective of cartography’s inclusive dimension, International Journal of E-Planning Research (IJEPR), essay scheduled for publication.
  2. Vincenti G., Il rapporto montagna-città: la dimensione partecipativa della cartografia tra coesione e ricostruzione, Sette Città, Viterbo, 2018.
  3. Vincenti G., Percezione e rappresentazione dello spazio nel contesto applicativo del territorio appenninico, Atti del XXXII Congresso Geografico Italiano, Roma, 2018 – in corso di pubblicazione.

 

 

 

Link utili

Rete Montagna

Montagne in Rete

UNCEM – Il sindacato della montagna

Fondazione Montagne Italia

Mountain Partnership FAO

Convenzione delle Alpi

 

Membri del gruppo

Antonio Ciaschi (Coordinatore) (Università LUMSA)

Luisa Carbone (Università degli Studi della Tuscia)

Marco Bagliani (Università degli Studi di Torino)

Rossella Belluso (Università Sapienza di Roma)

Veronica Camerada (Università degli Studi di Sassari)

Gianluca Casagrande (Università Europea)

Benedetta Castiglioni (Università degli Studi di Padova)

Maria Coronato (Università degli Studi di Tor Vergata)

Egidio Dansero (Università degli Studi di Torino)

Elena Dai Prà (Università degli Studi di Trento)

Rosario De Iulio (Università degli Studi della Tuscia)

Giuseppe Dematteis (Politecnico di Torino)

Viviana Ferrario (Università degli Studi di Ca Foscari di Venezia)

Marina Fuschi (Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti – Pescara)

Carla Masetti (Università degli Studi di ROMATRE)

Monica Morazzoni (Università IULM)

Mauro Pascolini (Università degli Studi di Udine)

Yuri Perfetti (Università degli Studi della Calabria)

Giacomo Pettenati (Università degli Studi di Torino)

Anna Maria Pioletti (Università degli Studi della Valle D’Aosta)

Sandro Privitera

Maria Luisa Ronconi (Università degli studi della Calabria)

Mauro Varotto (Università degli Studi di Padova)

Giulia Vincenti (Università Niccolò Cusano)