Geografie del cibo

Stato dell’arte

Sono pochi gli ambiti di ricerca sui quali convergono una quantità e una varietà di approcci e prospettive geografiche come quelle che mettono al centro il cibo e le sue relazioni, materiali e immateriali, con lo spazio, le società umane e l’ambiente.

L’elenco degli oggetti di studio e degli sguardi delle geografie del cibo è sterminato: la dimensione materiale del ruolo dell’agricoltura e dell’industria alimentare nel plasmare – oggi, nel passato e nel futuro – il paesaggio e il territorio; la prospettiva reticolare delle connessioni translocali tra luoghi e persone generate dai flussi di cibo; la componente immateriale delle geografie culturali del cibo; la giustizia/ingiustizia socio-ambientale legata alla distribuzione spaziale dell’accesso al cibo e della sovranità alimentare; l’imprescindibile natura politica dell’impatto ambientale di produzioni e consumi alimentari; il ruolo del cibo e della sua patrimonializzazione nel contribuire alla costruzione sociale dell’identità territoriale; l’intrinseca multiscalarità e transcalarità di reti e flussi legati al cibo; il ruolo delle politiche locali e sovralocali nell’indirizzare e governare i sistemi del cibo alla scala urbana, e così via, con una lista che potrebbe essere potenzialmente infinita.

Al di là dei temi e delle prospettive di ricerca, è particolarmente importante evidenziare come il cibo abbia accompagnato l’evoluzione teorica, tematica e metodologica della geografia praticamente lungo tutta la sua evoluzione recente: è stato studiato dalla geografia descrittiva della prima metà del XX secolo, per esempio attraverso l’analisi delle forme del paesaggio agrario; dalla geografia umana di impronta culturale, interessata al  ruolo del cibo come mediatore dei rapporti tra esseri umani e ambiente; dalle geografie economiche quantitative degli anni ‘60 e ‘70, incentrate sull’analisi della produzione e degli scambi; ed è attualmente oggetto di indagine da parte delle geografie relazionali e postmoderne, anche di impronta femminista, postcoloniale, più-che-umana e non-representational.

Nonostante l’apparente indefinitezza dei suoi limiti concettuali ed epistemologici, data dalla caleidoscopica moltiplicazione di temi e sguardi, la geografia del cibo è un ambito ampiamente riconosciuto dal dibattito internazionale, che la definisce a partire dal minimo comun denominatore dell’interesse per la spazialità delle filiere e dei sistemi del cibo e per la dimensione simbolica attribuita al rapporto tra alimentazione e luoghi.

La comunità dei geografi e delle geografe che si occupano di cibo, pur nella sua eterogeneità, è particolarmente attiva su scala internazionale, in una riflessione critica e collaborativa su temi, approcci e metodi di ricerca in quest’ambito, come testimoniano per  esempio le attività del gruppo RGS-IBG Food Geographies o del gruppo Geographies of Food and Agriculture – AAG.

Il tema del cibo è inoltre fortemente e imprescindibilmente interdisciplinare e le geografie del cibo sono parte del più ampio filone dei food studies, animato da prospettive provenienti da diverse scienze sociali e non.

Lo studio della spazialità delle dinamiche legate all’alimentazione, in ottica transcalare, ha origini antiche, ma è al tempo stesso di grande attualità, mettendo in connessione la ricerca accademica con riflessioni e pratiche politiche particolarmente vivaci, legate per esempio al mondo dei movimenti del cibo, impegnati per una maggiore sostenibilità ambientale e giustizia sociale dei sistemi alimentari di tutto il mondo, in nome dell’affermazione della sovranità alimentare.

Obiettivi del gruppo

Il gruppo si propone di fungere da spazio di dibattito e costruzione di reti per attività di ricerca dedicate alle geografie del cibo, con una particolare attenzione nei confronti dei critical food studies.

Partendo dalle molte reti in cui sono coinvolti/e i/le proponenti, sarà possibile immaginare percorsi di “geografia pubblica”, finalizzata al dialogo e alla collaborazione con le molte pratiche della società civile intorno alla sostenibilità e alla giustizia dei sistemi alimentari e con i sempre più numerosi esempi di politiche locali del cibo.

La pervasività del tema nel dibattito pubblico lo rende particolarmente adatto a immaginare percorsi di disseminazione creativi e finalizzati al cambiamento.

Le geografie del cibo sono inoltre sempre più presenti nell’offerta didattica di molte università italiane ed estere. Il gruppo si propone di svolgere anche un ruolo di scambio e raccordo tra le diverse esperienze esistenti in questa direzione.

Componenti (in ordine alfabetico)

  • Giaime Berti (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisagiaime.berti@santannapisa.it)
  • Sara Bonati (Università di Genovasara.bonati@unige.it)
  • Panos Bourlessas (Università di Firenzepanagiotis.bourlessas@unifi.it)
  • Riccardo Giovanni Bruno (Politecnico di Torinoriccardogiovanni.bruno@polito.it)
  • Roberta Cevasco (Università di Scienze Gastronomiche r.cevasco@unisg.it)
  • Annalisa Colombino (Università di Venezia Ca’ Foscari – annalisa.colombino@unive.it)
  • Egidio Dansero (Università di Torino – egidio.dansero@unito.it)
  • Massimo De Marchi (Università di Padovamaximo.demarchi@gmail.com)
  • Rebekka Dossche (Università di Genovarebekka.dossche@unige.it)
  • Beatrice Ferlaino (Università di Torino – beatrice.ferlaino@unito.it)
  • Carla Ferrario (Università del Piemonte Orientale  – carla. ferrario@uniupo.it)
  • Nicola Gabellieri (Università di Trentonicola.gabellieri@unitn.it)
  • Isabella Giunta (Instituto de Altos Estudios Nacionalesisabella.giunta@iaen.edu.ec)
  • Paola Minoia (Università di Torino – paola.minoia@unito.it)
  • Carlotta Molfese (Università di Venezia Ca’ Foscari – carlotta.molfese@unive.it)
  • Ginevra Montefusco (Università di Padova – ginevra.montefusco@phd.unipd.it)
  • Sara Nocco (Università telematica Pegaso – sara.nocco@unipegaso.it)
  • Gianni Petino (Università di Catania – gianni.petino@unict.it)
  • Giacomo Pettenati (Università del Piemonte Orientale – giacomo.pettenati@uniupo.it)
  • Donatella Privitera (Università di Cataniadonatella.privitera@unict.it)
  • Chiara Spadaro (Università di Padova – chiara.spadaro@unipd.it )
  • Tommaso Tonet (Università di Torino – tommaso.tonet@unito.it)
  • Nicoletta Varani (Università di Genovanicoletta.varani@unige.it)
  • Giacomo Zanolin (Università di Genova – giacomo.zanolin@unige.it)

COORDINATORE: Giacomo Pettenati (Università del Piemonte Orientale – giacomo.pettenati@uniupo.it)

 

PUBBLICAZIONI RECENTI (2024 e 2025)

  • Battisti L., Dansero E., Pettenati G. (2025) “Alimentare la città attraverso gli eventi: Expo 2015 vista da Torino”, Documenti Geografici, 2, pp. 143-160.
  • Bourlessas P. e Puttilli M. (2025) “Authenticity (re-)naturalised. The mise-en-scene of raw meat in the heritagized city of Florence”, in Bonati S., Cisani M., Tononi M., Zanolin G. (a cura di), Italian Natures. Perspectives on the Social Nature in the “Bel Paese”, Abingdon, Routledge, pp. 49-60.
  • Colombino, A., Palladino, P., & Young, T. (2025). Landraces, Crop Improvement, and the Politics of Food Security. In Oxford Research Encyclopedia of Environmental Science (online).
  • Minoia, P., Ferlaino, B., John, R. W., Montefusco, G., Rabbiosi, C., & Taher, T. (2025). Ripensare sviluppo e patrimonializzazione attraverso le comunità locali del cibo in Giordania, Marocco e Tanzania. In S. Benetti, S. Cerutti, & G. Pettenati (Eds.), Geografia e Patrimonio (pp. 493-501). Società di Studi Geografici.
  • Pettenati G. (2025), “Nature in food and food in nature. Representing, inventing and practising naturalness and mountainness”, in Bonati S., Cisani M., Tononi M., Zanolin G. (a cura di), Italian Natures. Perspectives on the Social Nature in the “Bel Paese”, Abingdon, Routledge, pp. 49-60.
  • Pettenati, G., Amo, E., Woods, M. (2025). Assembling mountains through food. Typical cheese and politics of mountainness in the Italian Alps. Geoforum, 159, 104210.
  • Ambrosi, A.A., Catalanotti, C., Chouairi, A., De Marchi, M., Franzese, A., Marcon, A., Spadaro, C. (2024). “Parole per la Laguna. Una lingua madre per l’Atlante del Cibo della Laguna di Venezia”, Re|Cibo, Rivista della Rete Italiana Politiche Locali del Cibo, 2(2).
  • Chinnici G., Petino G., Privitera D. (2024), Heritage and carob trees: Where the monumental and landscape intersect, AIMS Geosciences, 10(3): 623-640.
  • Dansero E. (2024), Trattori e detrattori. Documenti geografici, 1, pp. 713-719.
  • De Marchi M., Codato D., Peroni F., Diantini A. (2024), “Giustizia climatica e conflitti socio-ambientali. percorsi di ecologie ed agroecologie politiche tra europa e Amefrica ladina”, in V. Bini, V. Capocefalo, S. Rinauro (a cura di), Geografia e ecologia politica: teorie, pratiche, discorsi, Società di Studi Geografici. Memorie geografiche NS 24, 2024, pp. 321-324
  • Dossche R. (2024). “The Evolution of Beekeeping Practices and Their Landscapes in the Northwest Apennines, in: Cevasco R., Pescini V., Hearn R. (a cura di), Situating foodways and foodscapes. Dalla tavola al terreno, Genova University Press, Genova, pp. 259-272.
  • Giunta I. e Pettenati G. (2024), “Cooperazione internazionale e questione agroalimentare”, in Bignante E., Bini V., Giunta I. e Minoia P. (a cura di), Geografie della cooperazione internazionale, Torino, Utet, pp. 177-194.
  • Krähmer K, Battisti L, Berti G, Bruno RG, Dansero E., (2024) Towards Sustainable and Sufficient City Region Food Systems: Reflections from the Case Study of Turin, Italy. Sustainability. 16(19):8569
  • Leon-Sicard TE, Griffon, D., De Marchi, M., eds. (2024). Agrobiodiversity, community participation and landscapes in agroecology. Lausanne: Frontiers Media SA.
  • Nocco S. (2024), Alimentazione e territorio. Dalla dicotomia società/natura al recupero e alla valorizzazione del concetto di “casa”, Bari, WIP Edizioni
  • Nocco S. (2024), Nuovi luoghi del cibo: politiche, reti e spazi comuni, in G. Messina, E. Nicosia, C.M. Porto (a cura di), «Oltre la globalizzazione – Sud/South», Firenze, Società di Studi Geografici. Memorie geografiche NS 26, pp. 137-146.
  • Rettore V.G., Codato D., De Marchi M. (2024), “How can GIS support the evaluation and design of biodiverse agroecosystems and landscapes? Applying the Main Agroecological Structure to European agroecosystems”, in Leon-Sicard TE, Griffon, D., De Marchi, M., eds., Agrobiodiversity, community participation and landscapes in agroecology. Lausanne: Frontiers Media SA.
  • Pettenati G. (2024), “I sistemi del cibo montani. Quattro spunti di riflessione”, in Pascolini M. (a cura di), Next Generation Mountains. Le nuove generazioni nelle montagne del futuro prossimo, Udine, Editrice Universitaria Udinese, pp. 251-265
  • Privitera D., Scuderi A., Selvaggio I., Zarbà C. (2024). Beyond social agriculture: rehabilitation and sustainable practices in penitentiary contexts. In Fassi D., Food procurement and short food value chains. An analysis of case studies in public and private realms. Milano, Franco Angeli.
  • Spadaro, C. (2024). “Il racconto del cibo. Da Agnone alla Val Leogra”, pp. 205-209. In Meini, M. (edited by), Ricerca di terreno e montagne di mezzo: metodi, pratiche, discorsi, Società di Studi Geografici. Memorie geografiche NS 25, 2024.
  • Tecco N., Dansero E., (2024), Sustainable food procurement and universities: a participative and eco-innovative tender for the vending machines at the University of Turin, in Mark Stein, Maurizio Mariani, Roberto Caranta, Yiannis Polychronakis (eds.) Sustainable Food Procurement. Legal, Social and Organisational Challenges, Taylor & Francis-Routledge, pp. 132-145 
  • Zarbà C., Scuderi A. Matarazzo A., Privitera D., Pecorino B., Chinnici G. (2024), The trade of algae for human consumption: The common market competitiveness and impacts of the European Union legislation, Journal of Agriculture and Food Research, 18, 101407